Anticitera

Cosa vedere

Castello

L’antica città, che si crede che avesse una popolazione di circa 800 persone, è conservata nella sua interezza, in un’area di circa 300 ettari. In alcune parti si conservano mura alte 6 metri. Nell’antica città murata dell’epoca ellenistica, sulla parte settentrionale dell’isola, sopra la baia di Xiropotamos, dove si trovava il suo porto, si conserva anche un “neosikos” (spazio dove venivano conservati le navi da guerra) scavato interamente nella roccia in buone condizioni, uno dei pochi in Grecia conservati nella loro interezza.

Santuario di Apollo

Nell’angolo più interno della piccola baia di Xeropotamos in tempi antichi operava il porto di Aegila. Nella zona si conservano ancora oggi parti di mura che si ritiene siano appartenute al santuario o alle strutture portuali, nonché le scale scavate nella roccia che conducevano al Castello.

Durante gli scavi del 1880 fu scoperta una statua dedicata ad Apollo Aigilio, che è esposta nel Museo Archeologico di Atene, nonché parti del santuario del dio, che sorgeva lì.

Il mulino ad acqua di Andronico

A Potamos sopravvive un intero mulino ad acqua 200 anni antico, il mulino ad acqua di Andronico, che secondo le testimonianze fu costruito all’inizio del XIX secolo e di solito funzionava solo d’inverno. Si conserva la cisterna (di capacità di 60-70 m3), che veniva alimentata attraverso un canale che partiva dalla sorgente del fiume, e la torre dell’acqua, costruita in tufo forato, alla quale era collegato un apposito dispositivo per l’interruzione dell’approvvigionamento idrico dalla cisterna. Oltre al mulino ad acqua, ad Anticitera ci sono cinque mulini a vento del XIX secolo.

Il faro di Apolytara

A Capo Apolytara, all’estremità meridionale di Anticitera, si trova il Faro di Apolytara, costruito nel 1926, un eccellente monumento di architettura moderna. Può essere raggiunto solo in barca, dal mare, o a piedi, dai sentieri che partono da Katsaneviana o Galaniana. Il faro operava con dei custodi fino al 1987, mentre nel 2004, su suggerimento della Comunità dell’isola, la Marina Militare ha deciso la  ristrutturazione dell’edificio e l’assegno di custodi dando nuova vita a questo importante monumento.

Agios Myron

La tradizione e le poche fonti scritte parlano del ritrovamento dell’icona del Santo ad Anticitera da parte di cacciatori cretesi alla fine del XVIII secolo, mentre l’isola era ancora deserta. Nel 1780 molti abitanti di Kissamos e Sfakia colonizzarono l’isola e la Chiesa del Santo è un edificio dello stesso periodo. Il santo patrono di Anticitera, San Mirone (Agios Myron) fu martirizzato all’epoca di Decio nel 251 d.C. Era prete a Corinto e la sua memoria è celebrata con splendore il 17 agosto. Si noti che si tratta di un Santo diverso da San Mirone di Creta che era Vescovo.

Informazioni utili

Sul sito ufficiale dell’Associazione Internazionale degli Isolani “Agios Myron” troverai molte informazioni utili su Anticitera.

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